E-learning Café #15
Maledetto perfezionismo
Da oggi infesto pure YouTube
Ma chi ti credi di essere?
Video qua e là
Stavolta faccio un'uscita un po' diversa dalle ultime, più raccontata e meno tecnica.
Stavo rimandando la scrittura di settimana in settimana perché aspettavo il fantomatico momento giusto, un allineamento di fattori che questo mese non arriverà mai e mi stava ingolfando.
Mi sono tornati in mente tutti i famosi discorsi sul perfezionismo che ci blocca e mi sono resa conto che ci stavo cascando con tutte le scarpe, di nuovo.
Quindi, eccoci qui.
Questo ultimo mese lo potrei intitolare "il mese della discomfort zone": sono riuscita a fare cose che rimandavo da eoni e su cui ero bloccata per l'ansia di non essere all'altezza, mentre me ne hanno confermato altre che cercavo di procrastinare, sempre per il non sentirmi in grado di farle.
Non so mica se alla fine sarò in grado eh, ma almeno ho dovuto affrontare le mie paure e le ho in parte sconfitte. Almeno per un po'.
Da oggi infesto anche YouTube
La prima grande vittoria è l'esordio del mio canale YouTube, con all'attivo *BEN* due video: ed ecco il primo motivo per cui ho rimandato questa newsletter.
Avrei voluto sfoggiare almeno 5-6 contenuti per annunciarlo e per parlare di quello che ha significato per me questo salto.
Beh, gran chissenefrega dei due miseri video, parliamone lo stesso!
Fare questi benedetti video da sola e metterli online per me è stato un vero e proprio terremoto emotivo, in senso buono.
Ci ho messo letteralmente MESI per avere il coraggio, passo dopo passo, di mettermi davanti a quella telecamera.
MESI per sistemare l'attrezzatura e il "setting", quando sarebbero bastati un paio di giorni.
MESI per preparare le prime scalette, quando anche lì, sarebbe occorso molto meno.
MESI per fare le prove.
MESI per fare dei montaggi che richiedono mezz'ora l'uno.
Tutto questo tempo per un unico motivo: autoboicottaggio da terrore.
Ho dovuto elaborare tutte le mie paure e fragilità per mettermi davanti a quella videocamera e pubblicare.
Ho dovuto ignorare la vocina che ronzava ininterrottamente nella mia testa e che insinuava "Ma chi ti credi di essere?".
Domanda totalmente irrazionale, perché non mi credo nessuna, ho solo voglia di ampliare i miei strumenti di condivisione e trovo che i video siano eccezionali, al pari della scrittura.
Si completano a vicenda.
Ma chi ti credi di essere?
Scommetto che però questa domanda campeggia anche nelle vostre teste ogni volta che vi addentrate in territori inesplorati e che sembrano solo appartenere di diritto ad altre persone.
Beh, la discomfort zone è davvero un gran bel posto, per un semplice motivo: quello che sembra temibile potrebbe finire per piacerci e diventare la nostra nuova casa.
Solo che finché percorriamo le stesse strade non potremo mai saperlo e ingigantiremo la paura.
Non sto dicendo che tutti e tutte debbano fare video, ma c'è sicuramente un'idea che accarezzate da mesi, o anni, e non avete il coraggio di attuare.
Perché temete di sbagliare, o di fare brutte figure, o di non essere capaci.
Beh, sì: finché non iniziate, non siete capaci.
E sì, fare implica lo sbagliare.
Le brutte figure possono capitare, ma non sono quelle che crediamo noi, quelle di chi esordisce in qualcosa e non lo domina.
No, quello sorprendentemente suscita di solito se non l'ammirazione, almeno la solidarietà di chi ci circonda, perché ci abbiamo provato e abbiamo iniziato.
In caso contrario: avete intorno gente stronza ed è una buona occasione per stanarla e fare spazio :)
Sbagliare per imparare
Anche l'apprendimento funziona così.
Si parte senza sapere, ci si cimenta, si inciampa e gli inciampi sono la parte più preziosa per imparare e non scordarci più come si fa.
Il problema è che l'errore viene demonizzato fin dai tempi della scuola, e così spesso restiamo nell'ombra, nel nostro angolo buio e comodo, cercando di non farci notare.
L'errore è prezioso, i tentativi attivano cervello e affinano la tecnica.
Ci fanno trovare anche il nostro modo di fare le cose, che sarà la nostra futura risorsa più preziosa, in un mondo dominato sempre di più dalla perfezione asettica degli automatismi e delle intelligenze artificiali.
La personalità, l'imperfezione e lo stile, saranno i nostri punti di forza.
Ciò detto.
Visto che ero tutta bella lanciata nella content creation e nel mio futuro da brillante Youtuber, mi hanno confermato tra capo e collo un impegno notevole a fine mese, che mi ha costretta a rallentare tutto.
Pur mangiata viva dalla fomo (ne soffro più in relazione alla mancata produzione di contenuti che al mancato scrolling, ci dovrò lavorare su allo stesso modo) ho subito potuto beneficiare di uno dei vantaggi di questa lotta vinta contro la discomfort zone.
La faccia da culo. Detta in modo più professionale, l'aver ridimensionato notevolmente l'ansia che mi genera il parlare in pubblico.
Andrò a tenere lezioni d'aula, sia dal vivo che online, con un livello di sicurezza decisamente potenziato rispetto alle occasioni precedenti.
Che siano video, podcast, newsletter, blog, reel, post, trovate una dimensione per condividere quello che avete da dire con il resto del mondo.
Affrontate la discomfort zone, nei termini e nei tempi a voi consoni, e trovate l'angolo che vi piace di più e che diventerà la vostra nuova casa.
È un consiglio esistenziale per i freelance. Gente, parliamoci chiaro: senza farsi conoscere non si lavora.
È un consiglio utilissimo anche per chi lavora nella formazione digitale e non, ma penso possa essere uno spunto bello anche per tutte le altre persone.
Consumare contenuti passivamente senza provare a creare qualcosa di vostro può essere un'occasione mancata se vi arde il fuoco per qualcosa.
Potreste scoprire cose nuove di voi, conoscere persone belle e trovare nuovi stimoli.
Internet è pieno di contenuti, ma non quanto credete: sono una minoranza rispetto al numero sconfinato di spettatori.
Qui si cambia un po’ veste, di nuovo
A proposito di blog, a marzo andrà online anche il mio sito!
Quindi dal mese prossimo tutti i contenuti più tecnici di e-learning si sposteranno lì, e saranno linkati in fondo alla newsletter, che nella sua sostanza tornerà a essere più raccontata e piacevole anche per i non addetti ai lavori.
Spero :).
E spero anche che questo mi aiuterà a uscire con maggiore frequenza, potendo scrivere più a ruota libera.
Link utile del mese
Come link del mese lascio qui il Public Domain Image Archive, che alcuni qui su Substack propongono come alternativa alle immagini generate da AI per copertine e contenuti vari.
Io non ho una posizione definita sul tema, lo ammetto, e per le passate uscite ho utilizzato alcune immagini generate con Intelligenza Artificiale: ero in carenza di idee e non trovavo niente che mi piacesse.
D’ora in poi, per solidarietà con gli artisti in questa difficile fase di trasformazione generale, ho deciso che le mie copertine saranno foto scattate in giro (a questo giro il bel mare di Genova) oppure me le "disegnerò" a mano.
A prescindere da come la pensiate, questo archivio è divertente e interessante e potrebbe venirvi utile.
Progetti collaterali
Sono tornata a fare video col buon Matteo Scandolin, che mi sta seguendo passo nel difficile parto dei miei podcast e in quello ancor più travagliato dei video.
Qui parliamo di frequenza di pubblicazione e facciamo i nostri soliti siparietti.
Su TCMPM sono usciti un po' di pezzi da 90.
Abbiamo visto il bellissimo Past Lives e a quanto pare il romanticismo filosofico orientale è l'unico che mi piace. Pure un cuore di pietra come me si è sciolto, perché loro non parlano di beghe sentimentali, loro parlano di animo umano.
Abbiamo anche fatto la nostra top 20 degli ultimi film visti, dove ho dato un colpo al cuore al povero Alessio e che per me è stata DIFFICILISSIMA avendo in ballo anche la mia adorata trilogia di Indiana Jones.
Beh, sono riuscita a scrivere troppo anche stavolta.
Alla prossima!
Orgogliosa della mia amica multi talent <3
👏👏 In bocca al lupo per il progetto Youtube. Ho visto il primo video sulla produzione del corso e-learning e mi sono venute un po' di idee interessanti. Continuerò a seguirti anche li!